Racconti
 
 

    

Intervista a Santus Fausto.

La mia "carriera di bandista", è iniziata il giorno dell'Assunta del 1958. All'uscita dalla Messa cantata, mi sento chiamare da Canini Elio (1935 - 1984, che in seguito avrebbe diretto la banda per circa vent'anni ), il quale con poche parole mi dice che vogliono rimettere in piedi la banda musicale e se io avevo intenzione di farne parte di presentarsi una certa sera, una settimana più tardi, presso la scuola della banda che allora si trovava sotto l'attuale scuola di musica e precisamente nel locale caldaia delle scuole elementari.

La sera fissata mi recai all'appuntamento e ci trovammo in un bel gruppo di giovani, tutti desiderosi di iniziare il solfeggio (Solo della mia classe, cioè il 1942 eravamo in sette: io, Aquilina Giuseppe, Terzi Luciano, Scacchi Guerino, Boccardi Italo, Canini Ettore e Andreoletti Remo).

Mi dicono che dovrò suonare il trombone e perciò studierò la chiave di basso e il mio insegnante sarà Terzi Giuseppe ("Pepi" classe 1934). Inizio così con il solfeggio e dopo un mese il Pepi mi fa iniziare con lo strumento: ricordo che non fu un inizio facile, perchè avevo molta difficoltà a far uscire le note con una voce accettabile. Il Comune intanto ci aveva preparato una nuova scuola di musica, situata nella cantina della casa di proprietà comunale che allora serviva da caserma dei Carabinieri.

A Novazza, intanto si stava facendo un corso di musica parallelo al nostro e per il Venerdì Santo del 1959 eravamo tutti pronti per il debutto. La banda era formata da 42 elementi, la metà circa dei quali erano debuttanti. Le marce funebri che il maestro Canini Giovanni (1904 - 1962) aveva preparato erano: Tristezza e Marcia funebre nell'opera Jone.